La logistica è un lavoro ripetitivo: ogni giorno le stesse azioni, gli stessi pezzettini, i soliti problemi da risolvere con le solite strategie. Bugia!
In questi anni la logistica è cresciuta e continua a crescere, e chi ci lavora sa bene che la realtà è molto diversa. Com’è quindi lavorare nella logistica? E quali sono le competenze imprescindibili per chi vuole darsi a questo settore? Certo, le competenze richieste a un operatore di magazzino sono diverse da quelle richieste a un supply chain manager, ma alcune sono trasversali e attraversano diverse posizioni proprio perché legate all’essenza del settore logistico. Per voi ne abbiamo individuate tre, le fondamentali.
Tecnologia mon amour
La tecnologia vi dà i brividi nella vita di tutti i giorni? Nella logistica è fondamentale.
Ci sono sempre più automazione e digitalizzazione dei processi, per questo chi vuole lavorare nel settore deve annullare ogni sospetto verso le tecnologie e anzi deve amarle, esserne curioso, mantenersi sensibile agli avanzamenti tecnici.
Anche nei nostri magazzini app e tools web based multiutente e multi-posizione hanno reso eccellente la nostra capacità di forecast aziendale e di scambio dati lungo tutta la supply-chain.
Sempre insieme
Non è un lavoro per one man show. Si tratta di un lavoro di squadra. La logistica è fatta da informazioni e flussi in continuo aggiornamento, merci in arrivo e merci in uscita, piani strategici studiati da tempo e interventi pensati per imprevisti e variazioni, insomma, è importante lavorare insieme per fare rete unica davanti alle numerose e quotidiane sfide. In Italia, ad inizio pandemia, dominavano confusione e incertezza. Solo il lavoro di squadra ci ha permesso di affrontare l’emergenza, in questo modo.
Flessibili come in palestra
Flussi di lavoro, picchi stagionali, stravolgimenti geopolitici, la logistica è un mix di organizzazione ed estro (vedi sopra), non perché si debba o si possa improvvisare, ma perché bisogna essere pronti ad agire anche sotto stress, in situazioni di allarme o di problemi inaspettati. Flessibilità è la parola d’ordine.
Come in palestra, anche nella logistica ci si può tenere allenati e flessibili esercizi straordinari e procedure articolate. Un esempio? Il business continuity plan.