da Il Giornale della Logistica maggio 2020
Intervista ad Andrea Bisaro
La capacità di fare squadra e di re-agire con tempestività sono le armi con cui ha affrontato l’emergenza Covid-19 Farmalog, società parte del gruppo Ant, specializzata in servizi di logistica integrata nella filiera del farmaco e del parafarmaco.
In particolare presso il CeDi di Gorgonzola (MI) gestisce per un cliente del settore pharma sia la distribuzione presso case di cura e farmacie, sia il canale e-commerce. “Ancor prima dell’emissione del primo decreto ministeriale legato all’emergenza Covid-19”, spiega Andrea Bisaro, Presidente Farmalog, “abbiamo attuato tutte le misure necessarie alla salvaguardia della salute dei nostri dipendenti, fornendo DPI idonei, igienizzando l’ambiente di lavoro in forma continuativa, e sensibilizzando – formando il personale sulle regole da rispettare.
I piani di prevenzione sono stati sviluppati dal team sicurezza interno con i nostri consulenti esterni fidelizzati.
Il risultato nel nostro caso è stato ottimo, tassi di assenteismo contenuti (soprattutto considerati i livelli di stress cui tutto il personale è stato sottoposto), gli ambienti di lavoro risultavano sempre puliti ed igienizzati, il lavoro non ha subito ritardi degni di nota, grazie anche al fatto di non aver avuto nessun caso di positività all’interno della nostra squadra. Abbiamo dovuto far fronte a picchi elevati di lavoro, ma la presenza costante del nostro personale ha dato garanzia di servizio senza avere ritardi nell’allestimento degli ordini, garantendo la consegna dei farmaci anche nelle zone più colpite”.
Assicurata la continuità del servizio, l’azienda ha dimostrato di avere capacità di ascolto ed empatia verso i lavoratori che hanno messo il cuore per reagire all’emergenza.
“Nelle settimane di crisi legate alla diffusione della pandemia”, racconta Bisaro, “mi sono messo in gioco in prima persona assicurando la presenza diretta in campo (presenza costante nonostante Andrea Bisaro sia un neo-papà a cui facciamo i nostri migliori auguri! NdR). Questo mi ha permesso di intervenire tempestivamente in caso di criticità, di consentire una migliore turnazione dei responsabili di magazzino, di conoscere e comprendere meglio le esigenze dei lavoratori angosciati non solo dalla comprensibile paura del contagio, ma anche dalle ricadute socio-economiche dell’emergenza.
Considerando che abbiamo chiesto ai nostri dipendenti dei sacrifici, chiedendo anche di effettuare straordinari per far fronte ai maggiori volumi da gestire, per evitare loro di dover andare a fare la spesa con lunghe code dopo una giornata intensa di lavoro, abbiamo messo a disposizione un banco alimentare interno, così da garantire loro di tornare a casa con i beni di prima necessità di cui necessitavano, senza far compiere ulteriori spostamenti, dando un segnale semplice di vicinanza”.
Questa emergenza ha fatto emergere punti di forza e punti deboli delle diverse filiere. “La catena della salute ha retto egregiamente, ma si sono evidenziate aree da potenziare. In Italia l’e-commerce farmaceutico è in crescita, ma non è ancora prassi comune. L’emergenza ha innescato un’esplosione della domanda e le piattaforme dedicate al canale on-line si sono trovate sotto un improvviso stress per gestire una mole di lavoro non programmata. La filiera comunque ha retto e grazie anche al grande lavoro degli operatori dei magazzini, la merce seguiva il flusso corretto senza ritardi degni di nota, almeno nel nostro caso. Essere stati presenti in questo momento continuando a garantire un servizio essenziale ci rende molto onorati e soddisfatti”.
Un futuro da costruire su sicurezza e fiducia
“Dovremo imparare a convivere con il virus”, ammette Bisaro, “tra i cambiamenti che resteranno permanenti, vi saranno l’uso di DPI come mascherine e guanti, l’igienizzazione e la riorganizzazione interna per disporre di una struttura non incentrata su fattori fissi, ma su fattori variabili garantendo sempre molteplici piani di continuità.
Per quanto riguarda il settore del pharma più nello specifico, dal nostro punto di vista i player della distribuzione farmaceutica (ma anche alcuni produttori) saranno ora più propensi a concentrarsi su modelli organizzativi diversi, rivalutando anche per la distribuzione farmaceutica un modello di outsourcing realmente strategico per aver la possibilità di gestire al meglio le attività legate al proprio core business. Il settore in generale ne uscirà affaticato, ma non atterrito, anzi, gli approvvigionamenti ci sono e non hanno mai smesso di viaggiare, le difficoltà incontrate sono state affrontate e superate in modo da non creare danni alle supply chain.
A livello di Gruppo Ant – con una forza di oltre 1.000 lavoratori – ha dato garanzia di servizio oltre che sulla filiera del farmaco anche su quella della GDO, settore dove ha acquisito nuovi clienti nonostante l’emergenza in corso, gestendo piattaforme distributive, attività di rifornimento dei banchi di vendita dei supermercati ed estendendo i servizi ai propri committenti con la consegna a domicilio delle spese.
In più, allo scopo di aiutare il prossimo, sono altresì state fatte donazioni di mascherine ad ospedali e Comuni.
Aver assicurato la normalità dei flussi pur in una situazione tragicamente anomala, ci ha permesso di consolidare la fiducia che ci lega ai nostri committenti storici e guadagnare quella dei nuovi. È su questa fiducia che vogliamo continuare a costruire il nostro futuro”.