Altro che “semplici” fake news, l’autorevolezza dell’informazione è costantemente minata da fenomeni di disordine informativo: mis-information, dis-information, mal-information.
Questi meccanismi, con o senza dolo, ci rendono vulnerabili e sospettosi. Lo stesso Covid-19 è stato il primo ingrediente di molti pasticci mediatici degli ultimi mesi: un dubbio su tutti, lo hanno creato in laboratorio per sabotaggio?

 

Rispettare gli habitat delle specie selvatiche, rispettare noi stessi

In realtà a ben guardare la storia dell’uomo, delle pandemie e delle epidemie, è chiaro come la natura delle relazioni fra di noi e con l’ambiente abbia sempre influito su presenza e diffusione delle malattie. I complotti, purtroppo o per fortuna, c’entrano ben poco.
Quando un virus, nuovo o sconosciuto, entra in contatto con l’uomo le conseguenze non sono quasi mai prevedibili, questo perché ogni sistema immunitario può rispondere a proprio modo. A volte chi viene a contatto con un patogeno può non accorgersene, altre volte il virus colpisce le cellule umane: la patogenicità è proprio la capacità di un virus a indurre un processo morboso.
Covid-19, un virus aggressivo, ma con molti asintomatici, partito dalla Cina e che in pochi mesi ha bloccato mezzo mondo: sono questi gli elementi che hanno destato sospetti nei complottisti?

In ogni caso la Scienza ha smentito qualsiasi teoria al riguardo, come il virologo Anthony Fauci che infatti ha ricordato come le prove biologiche indichino un’evoluzione in natura e un salto di specie. Importante segnalare che il salto di specie, cioè dall’animale all’uomo, sarebbe dovuto al consumo di animali selvatici e, in modo più ampio, all’espansione di aree urbane che riducono gli habitat di molte specie.

 

A guardia di un’informazione meno “infetta” sul Covid-19

Non a caso qualcuno ha ritenuto opportuno controllare l’informazione sul Covid-19 veicolata in particolare dal web. NewsGuard ha creato un centro di monitoraggio della disinformazione relativa al Covid-19: qui vengono raccolti e recensiti siti responsabili di molta mala informazione, tra notizie false o ingannevoli. Si può anche segnalare un sito non presente nella loro lista e partecipare attivamente.
Molte bufale non sono solo sulla provenienza del virus, ma anche su efficaci rimedi naturali per combatterlo, oppure modi e tempi di trasmissione, o ancora sui vaccini.

L’unico rimedio davvero utile? Affidarsi ai più esperti, accettare che quasi sempre i tempi della ricerca sono lunghi e bisogna pazientare, comprendere il nostro ruolo attivo, anche come causa, nello scenario ambientale mondiale, accendere il buon senso e spegnere quel web dalle tante oscure profondità terribilmente superficiali.